lunedì 4 febbraio 2013

Contro l'egemonia dell'inglese nelle università

Sul numero 53 della rivista "Allez savoir", Gianni Haver e Antoine Chollet, ricercatori presso la Facoltà di scienze sociali e politiche dell'Università di Losanna, denunciano il fatto che nelle università europee per non essere esclusi da molte possibilità di carriera sia ormai inevitabile pubblicare la maggior quantità possibile di articoli in lingua inglese. Lo spettacolo di docenti universitari che si esprimono in un "pidgin" più o meno sgrammaticato e lessicalmente povero sarebbe semplicemente ridicolo - sostengono i due studiosi - se non costituisse la sorte apparentemente inevitabile per l'intera comunità scientifica. L'essere costretti a pensare e a esprimersi in una lingua che rimane comunque estranea alle tradizioni culturali di una gran parte dell'Europa non può che impoverire - denunciano gli autori dell'articolo - la qualità delle ricerche. Spesso,  d'altra parte, si è costretti a badare più alla visibilità che alla qualità e i testi sono costruiti su schemi preconfezionati. A causa di questa situazione la dignità delle istituzioni culturali è gravemente sminuita. E' quindi necessario - sostengono Haver e Chollet - mettere in campo forme di resistenza collettiva.

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